giovedì 24 gennaio 2013

Il velo...Tendenze 2013 e regole d'oro.


E' da qualche tempo che su questo blog non si parla più di matrimoni, sono stata colta da un periodo di riflessioni personali e se ne vede il risultato dagli ultimi post.Avevo perso un po' il filo conduttore e ora cercherò di riprenderlo parlandovi di un accessorio fondamentale, unico e magico, Il velo. E' qualcosa che le spose o odiano o amano. 
Facendo qualche ricerca tra le tendenze 2013 ho scoperto che fa ancora da protagonista su ogni genere di abito. Lo si vede più di quanto ci si possa aspettare, in tutte le sue varianti dalle più classiche con bordi in pizzo fino ad arrivare a modelli più originali con applicazioni floreali o swarovsky.
Personalmente  lo adoro, lo trovo assolutamente affasciante e lo considero un tocco magico che trasforma qualsiasi abito, anche il più bello nell'abito perfetto.
Ciò che davvero mi ha stupito è scoprire che anche di quest'accessorio all'apparenza semplice ci sono soluzioni davvero per ognuna di voi.
Per quelle spose che non amano veli troppo importanti e vogliono dare un tocco sbarazzino al loro abito, viene proposto anche in  versione corta e spumeggiante, applicato all'acconciatura. In questo caso il velo lascerà libero il volto e potrete usarlo per coprire le spalle entrando in chiesa. Altra valida alternativa per le spose più easy è la veletta che torna di moda come parte integrante dell'acconciatura e con il suo tocco un po' retrò vi renderà decisamente chic.
Come per ogni cosa, però, esiste il rovescio della medaglia. Questo accessorio non deve mai e ripeto mai costutuire un impaccio, rendendovi goffe e poco femminili, ma dovrete invece apparire leggiadre quasi eteree direi, insomma delle vere principesse, quindi non dimenticate mai il buon gusto e non esagerate.
A tal proposito vi lascio con qualche indicazione generale su cio che troverete visitando le atelier:

 Velo da Sposa

Veletta :E’ il velo più corto che esista cade davanti al viso fin sotto gli occhi arrivando al massimo sotto il mento.
Flyaway: lungo poco più di 90 cm, arriva fino alle spalle.
Shoulder: misura poco meno di 115 cm. Cade sotto le spalle
Gomito: Arriva appena sopra il gomito.
Vita: 137 cm è un velo classico tra i più usati.
Fingertips: Misura 180 cm. la lunghezza è a metà tra la vita e le ginocchia.
Ginocchio: Ha una lunghezza di 208  cm, arriva al ginocchio e non è molto utilizzato. 
Ballet: 248cm ed è un velo romantico e facile da indossare.
Chapell: primo dei veli  con strascico. Misura 274cm.
Church: Misura ben 3.20 centimentri ed è ancora gestibile come lunghezza ma richiede un vestito prezioso.
Cathedral: Lungo 3.66 cm.E' un velo lungo e importante già impegnativo da portare poichè non segue i  movimenti del nostro corpo ma sicuramente di grande effetto.
Royal: Il piu lungo tra tutti, misure 4.57 cm.Il velo reale per eccellenza. Sembrerete delle regine ed avrete senza dubbio bisogno di paggetti per porterlo indossare.
Inoltre ogni velo può avere un blusher con questo termine si definisce la parte che si cala davanti al viso della sposa, è lungo generalmente 45 cm ma si puo scegliere di averlo più lungo.

Essenzialmente ricordate che qualsiasi tipo di velo voi scegliate ci sono delle piccole regole che andrebbero seguite per non risultare delle bomboniere: 
 Se il vestito è in pizzo il velo non lo sarà;  
Se il vestito non è in pizzo, il velo lo sarà.
La regola aurea del velo da sposa vorrebbe la sua lunghezza identica a quella dello strascico,in ogni caso mai assolutamente più lungo di tre metri. 
Lasciamo i veli cattedrale alle vere principesse che spesso sono obbligate ad indossarli, e scegliamo per noi la vera eleganza.
Spesso anche loro preferiscono la sobrietà alla regalità!
Buona serata a tutte!

Sara Burton per Alexander Mc Queen il suo velo era un fingertip con blusher.




giovedì 17 gennaio 2013

I sogni son desideri..di felicità!!



Così proprio come nella favola...I sogni son desideri di felicità!!
E chi di noi non ne ha?
Per  l'inizio del nuovo anno, ho deciso di non fare resoconti tristi o felici nè tantomeno una lista di pronostici e cose da fare. Non voglio aspettarmi nulla perchè ogni volta che l'ho fatto incredibilmente le mie aspettative sono finite in delusione. Forse i desideri vanno inseguiti con un po' di indifferenza, senza considerarli troppo!!
Cosi quest'anno per andare contro tendenza ho deciso di non tenere sogni nel cassetto perchè i desideri che ci teniamo troppo stretti non riescono mai ad uscire allo scoperto costringendoci a rincorrerli per troppo troppo tempo.
Certo anche questa è un'aspettativa  è vero, ma voglio provare a viverla così, con la logica inversa, essendo felice a prescindere da tutto.
Vi state chiedendo come? Prima di tutto senza pensare e poi facendo volare i miei sogni, sperando che liberandoli dai tutti i miei pensieri ritornino presto nella mia vita!! 
E l'ho fatto nel vero senso della parola!
Così da brave sognatrici, con le amiche più care, ho scritto tutto su una sky lantern e l'abbiamo lanciata nel cielo nero dei primi giorni di Gennaio e guardandole alzarsi in volo abbiamo tutte sperato che presto quelle parole diventino ralatà e tornino a stupirci quando non ci aspettiamo.
E' stupido, è vero, ma è una sensazione che vi consiglio di provare, con un'amica, la vostra metà o chi volete voi perchè siamo vivi finchè speriamo in qualcosa di bello per noi, perchè un desiderio piccolo o grande che sia ci dà la forza di affrontare anche quei momenti in cui tutto sembra andare storto.
Vi lascio con una frase in cui credo molto:

“Nessun cuore ha mai provato sofferenza quando ha inseguito i propri sogni.”
Paulo Coelho
  


sabato 12 gennaio 2013

Cantare fa bene!!!

Una serata canterina con le amiche di sempre dall'effetto liberatorio era quello che mi ci voleva. Sane e spensierate risate, quelle che ti fanno sentire bene con te stessa e con il mondo fuori.
Sono quei momenti che si possono condividere solo con quelle poche persone che davvero sanno chi sei e con le quali ti senti a casa in qualunque posto.
Tutta questa smielata premessa per dire che abbiamo urlato questa vecchissima canzone senza davvero capirne il significato ed oggi canticchiandola tra una faccenda e l'altra del mio sabato mi sono fermata a pensare a cosa stessi dicendo.
Eh si...mi sono accorta di cantare una canzone che sembrava scritta per me!!
Allora me la regalo e la regalo a chi come me si ritrova nelle sue parole ed anche a chi voglia semplicemente cantarla saltellando, come abbiamo fatto noi, soltanto per sentirsi felice! 

 
Non Succederà più.
 
Quando ho bisogno di te succede che tu non ci sei
troppa fiducia rovina l'amore e adesso un mistero sei tu.
Non succederà più che torni alle tre
e io mi addormento senza te
eppure lo sai che ho tanto bisogno d'amore ma.
Non succederà più che dico di si per fati contento e penso
non succederà più d'amore te ne ho dato tanto ma.
Non devo dartene più e voglio pensare un po' a me
guardarmi intorno se e notte se e giorno deciderlo senza di te
Non succederà più almeno per me di amare chi troppo vola
non succederà più se averti vuol dire star sola.
Non succederà più che torni alle tre e io mi addormento se
non succederà più morire per la tua assenza.
(Difendermi cambiandomi per te io lo farei
ma mi ci vedi cosi a dirti sempre di si.
Sei stata lo sei sempre e lo sarai
la donna che ho voluto e che vorrei
succederà più che torno alle tre
e tu ti addormenti senza me succederà più d'amore
te ne ho dato tanto.)
Quando ho bisogno ti te succede che tu non ci sei
guardami intorno se e notte se e giorno
e poi non parliamone più.
Non succederà più che dico di si per fati contento e penso...
Non succederà più che torni alle tre
e io mi addormento senza te...
eppure lo sai che ho tanto bisogno d'amore ma
(Quando hai bisogno di me succede che sono da te.
Quando hai bisogno di me succede che sono da te.)
Non succederà più che dico di si per farti contento e penso...
Non succederà più, d'amore te ne ho dato tanto
ma non succederà più...

 
A.Celentano - C.Mori.

martedì 8 gennaio 2013

Robert Doisneau. Paris en libertè.

 
" Certi giorni basta il semplice fatto di esistere per essere felici, ci si sente leggeri ci si sente talmente ricchi che viene voglia di condividere con qualcuno una gioia troppo grande. Il ricordo di quei momenti è il mio bene più prezioso. Forse perché sono così rari. Un centesimo di secondo qui, un altro là sommati insieme non saranno che due o tre secondi rubati all'eternità."
 Robert Doisneau.
 
Uno scatto rubato ad un pannello della mostra. Una frase che rispecchia in pieno l'anima delle foto di questo artista e un pensiero sulla vita che ci riguarda tutti.
E' la Paris en libertè di Robert Doisneau in mostra a Roma presso il palazzo delle esposizioni.
Insieme alla mia amica, un noioso pomeriggio festivo ha preso una piega inaspettata, non avrei mai creduto che delle foto potessero suscitare tante emozioni e risultare così belle.
L'esposizione è una vera e propria passeggiata tra le vie di Parigi dal centro alla periferia, le atelier di moda, gallerie d'arte e mercati. Angoli di vita vera che sembrano senza tempo.
I soggetti sono sempre e solo i parigini: uomini, donne, bambini, innamorati, fotografati nella loro quotidianità negli anni tra il 1934 ed il 1991.
Ogni foto è volutamente un sentimento. E' il mondo che Doisneau ci vuole dimostrare esistere, come dice lui stesso:
« Quello che io cercavo di mostrare era un mondo dove mi sarei sentito bene, dove le persone sarebbero state gentili, dove avrei trovato la tenerezza che speravo di ricevere. Le mie foto erano come una prova che questo mondo può esistere. »
 Insomma un'esperienza assolutamente consigliata anche a chi come me di fotografia non si intende molto. Se volete vederla a Roma sarà al Palazzo delle Esposizioni fino al 3 Febbraio e poi a Milano allo Spazio Oberdan dal 15 febbraio al 1 maggio 2013.
Vi lascio con una piccola anticipazione:


 
Le regard oblique di Robert Doisneau
 


 
" Le meraviglie della vita quotidiana sono emozionanti. Nessun regista cinematografico sarebbe capace di comunicare l'inatteso che si incontra per le strade." 


sabato 5 gennaio 2013

La Befana

 
Discesi dal lettino
son là presso il camino,
grandi occhi estasiati,
i bimbi affaccendati
a metter la scarpetta
che invita la Vecchietta
a portar chicche e doni
per tutti i bimbi buoni.
Ognun, chiudendo gli occhi,
sogna dolci e balocchi;
e Dori, il più piccino,
accosta il suo visino
alla grande vetrata,
per veder la sfilata
dei Magi, su nel cielo,
nella notte di gelo.
Quelli passano intanto
nel lor gemmato manto,
e li guida una stella
nel cielo, la più bella.
Che visione incantata
nella notte stellata!
E la vedono i bimbi,
come vedono i nimbi
degli angeli festanti
ne’ lor candidi ammanti.
Bambini! Gioia e vita
son la vision sentita
nel loro piccolo cuore
ignaro del dolore.
 
Guido Gozzano.
 
Questo post della mezzanotte è dedicato ad i più piccoli e a chi seppur grande è sempre piccolo nel cuore.
Una poesia da leggere ai bambini ed a noi stessi per ricordare quali piccole cose hanno fatto la nostra felicità.
Sorrido ancora oggi ricordando la paura della Befana, di questa vecchietta brutta e mal vestita che si intrufola furtiva in casa, la fretta di dormire per paura di sentirla e lo stupore nel trovare sempre troppi dolci, più di quanti meritassi.
quell' emozione mista a paura era magia, una magia che dobbiamo alimentare e che nessun bambino dovrebbe perdere.